I pensieri del cammello

Pane arabo e tè alla menta

Mi sono sempre domandato “come è la vita dopo la guerra?”. Tra polvere, odori acri e triste facce cercavo indizio. Era mattino presto e all’improvviso una voce da lontano gridava “pane… pane fresco di giornata…”. La vita sa di pane, pensavo. Poi lo stesso venditore, qualche ore più in là, era all’uscita principale del camposanto vicino alla grande moschea “Abu Omar”. Gridava senza fiato “tè… tè caldo alla menta…”. La vita sa di erba, pensavo. Il pane non era niente male, il tè invece sapeva di truffa. Difficile capire qual è il vero sapore della vita e specialmente di chi è lontano dalla guerra. L’unica cosa certa che finita la tragedia e il venditore ambulante ha fatto una fortuna. Anche questo è vita, ma chissà che sapore ha l’indifferenza?

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