È la fine di maggio. Piove, fa freddo, è buio a mezzogiorno. Dove sono, a Londra? A San Pietroburgo? No, sono sempre a Verona, ma il mondo si è rovesciato. Si sta rovesciando nella tomba anche Franz Kafka, che molte cose aveva previsto e descritto nella sua mente visionaria. Ci aveva avvertiti. Non ha potuto … Continua a leggere
Archivio dell'autore: Marina Sorina
Noi abbiamo votato, quasi tutte
Quando ero adolescente e ascoltavo il rock russo, c’era questa riga che mi è rimasta nella mente: “sapevo che staremo male ma non sapevo che sarà così presto”. Mi girava in testa ieri, come un presagio, anche se da parte nostra la preparazione era ottima. Le lezioni presidenziali anticipate sono state convocate per il 25 … Continua a leggere
Territorio (temporaneamente) occupato
Sarà che è arrivato il momento di tornare in Ucraina, come ogni anno, e il mare sarà escluso dal tragitto. Non voglio più rimandare, anche se il discorso è già fuori dalla cerchia d’attenzione. Noi umani abbiamo tutti un deficit d’attenzione, ma io insisto, pensando alla Crimea. Ancora a marzo, il governo Ucraino aveva finalmente … Continua a leggere
Le feste di fuoco
Le feste canoniche di oggi una volta erano fatti di cronaca. Qualcuno sarà stato sparato, qualcuno sarà stato bruciato vivo, e poi eccoti una festa. Non so se il due di maggio avrà lo stesso onore, spero di no, ma ho la sensazione di vivere mentre la storia si sta scrivendo con il sangue. Questo primo … Continua a leggere
Chi non salta italiano è
Ogni tanto ascolto i podcast russi: per tenermi aggiornata, per mantenere una buona pronuncia. L’altro giorno ne avevo scelto uno dedicato alla storia. Quando si cammina, è bello avere una voce all’orecchio che ti passa delle informazioni. Seguivo distrattamente un professore che rispondeva agli ascoltatori, quando ecco arrivare una domanda che riguarda l’Italia: “È vero che la … Continua a leggere
Kharkiv: la messa a fuoco
Sulla mappa dell’Ucraina di oggi, scandita da scontri violenti e Anschluss pacifici, la storia si fa a furia di toponimi: piazza Indipendenza, via Bankovskaja, via Grushevskogo, e adesso via Rymarskaja. Questa via parte dal nuovo Teatro dell’Opera, e va a finire sul retro del Teatro Drammatico ucraino. In mezzo c’è un teatro abbandonato, o meglio, … Continua a leggere
La terra di tutti
La domanda più difficile da sempre per me era: “di dove sei?”. Non potendo snocciolare a un perfetto sconosciuto tutta la trafila di persona nata in un paese, cittadina di un’altra e con la lingua madre e nazionalità differenti dalle prime due e fra loro, mi limitavo ad una educativa manovra di attacco, che spostava … Continua a leggere
Un giro di piazza per lo spettro dell’antisemitismo
Primo Levi lo sapeva. L’antisemitismo torna sempre, e assume una forma diversa ogni volta. Di solito è segnale di una crisi economica e sociale che con gli ebrei non c’entra, ma ha bisogno di una figura di riferimento a cui dare le colpe delle proprie mancanze. Avviene anche nei paesi come l’Italia, dove gli ebrei … Continua a leggere
La rivoluzione che non osa dire il proprio nome
Ora che ne parla Roberto Saviano, è ufficiale: in Ucraina sta succedendo qualcosa. Il pubblico italiano meno attento ma comunque curioso delle malefatte che accadono nel mondo esterno, ora lo saprà. Non importa se il video che Saviano ha deciso di commentare ieri è stato girato una settimana prima. L’importante che si cerchi di uscire … Continua a leggere
I giorni della Memoria
Ricordare è l’esercizio quotidiano, e per chi porta in sé la propria condizione di diversità, incisa nel cuore e nel corpo, non c’è bisogno di un giorno comandato per tornare con la mente allo sterminio delle categorie considerate non conformi dai nazisti e dai fascisti del passato. Eppure è un giorno utile per focalizzare l’attenzione … Continua a leggere
Polizia da coprire, popolo da spogliare
Chi ha seguito nei mesi scorsi l’andamento di Maydan senza entrare troppo nel merito, si starà chiedendo: come mai la pazienza è finita? Perché dopo tante settimane di disciplina all’improvviso sono apparse le catapulte, i Molotov e altri accessori da guerriglia? Che cosa ha riscaldato gli spiriti dopo tante settimane di protesta contenuta nei margini … Continua a leggere
L’inverno ucraino
Stavo facendo la spesa quando è arrivato un sms da Mosca. “Spero che non sei a Kiev”, – mi scriveva un amico, – “resta lontana che lì si spara sul serio”. Lo sapevo già che qualcosa stava accadendo, perché i miei amici erano già in viaggio. Svetlana che aspettava l’assalto alla piazza ancora a dicembre, … Continua a leggere
Il sogno euro-ucraino VI: in giro con Svetlana
I. 13 dicembre C’eravamo conosciute sei anni fa a Mosca, poi lei è partita per Berlino a studiare la fotografia, e mai avremmo immaginato di incontrarci a Kiev. Ci ha aiutate Facebook: mentre mi stavo preparando per il viaggio a Kiev ho notato che Svetlana stava pubblicando foto dal Majdan. Ci siamo date l’appuntamento e … Continua a leggere
Il sogno euro-ucraino V: la normalità della rivolta
È per la neve o per la rivoluzione che non partiamo? – si domandava la gente al check-in. Era solo la neve, solo cinque ore di attesa, con persone rassegnate che vogliono una cosa: tornare a casa. Fra i passeggeri del volo rimandato anche qualche italiano che accompagna la moglie, businessman di entrambe le nazioni … Continua a leggere
Il sogno euro-ucraino IV: la notte del ventesimo giorno
La notte del ventesimo giorno Di Marina Sorina. La notte del ventesimo giorno di proteste i reparti speciali hanno cercato di eseguire l’ordine di sgomberare la piazza e ripristinare il traffico sulla Khreschatik. I manifestanti che pernottavano in piazza hanno opposto resistenza. Ero a casa mia, a Verona, ma non riuscivo a dormire. Continuavo a … Continua a leggere
Il sogno euro-ucraino III
Di Marina Sorina (terza puntata) clicca qui per leggere la prima puntata. clicca qui per leggere la seconda puntata. Pensando alle proteste in Ucraina, la cosa più facile era rimanere nella cerchia dei miei amici, idealisti e rivoluzionari da sempre, ma ho preferito sentire persone di strati sociali diversi, con livello di cultura e … Continua a leggere
Il sogno euro-ucraino II
Di Marina Sorina (seconda puntata) clicca qui per leggere la prima puntata. Dunque, arriva Maidan reloaded: la piazza che ha visto le proteste arancioni nel 2004 ora si tinge di blu scuro tempestato da stelline dorate. Da quando l’accordo è saltato, le persone che si riunivano in piazza dell’Indipendenza gridavano gli slogan pro-europei; verso la … Continua a leggere
Il sogno euro-ucraino I
Di Marina Sorina (prima puntata) Uno dei miei sogni da immigrata era poter tornare indietro per lavoro. Non la classica rimpatriata dell’anno, ma un salto breve e indaffarato: i clienti hanno così tanto bisogno di te da pagare il volo, e già che ci sei, ti lasciano saltare sul treno e passare un giorno con … Continua a leggere
Un risveglio a Veronetta
Di Marina Sorina I Il suono della sveglia del vicino che segna l’inizio della giornata per tutto il vicinato. Come nelle Cronache dei poveri amanti di Vasco Pratolini, mi sveglio a volte perché qualcuno lascia la sveglia suonare. Altre volte è il camion dell’immondizia, il bus, la gatta che esige la sua colazione. Oggi no: … Continua a leggere