Tempesta di maggio
2. Memorando

Tempesta di maggio

È la fine di maggio. Piove, fa freddo, è buio a mezzogiorno. Dove sono, a Londra? A San Pietroburgo? No, sono sempre a Verona, ma il mondo si è rovesciato. Si sta rovesciando nella tomba anche Franz Kafka, che molte cose aveva previsto e descritto nella sua mente visionaria. Ci aveva avvertiti. Non ha potuto … Continua a leggere

Chi non salta italiano è
3. Specchio/Varie

Chi non salta italiano è

Ogni tanto ascolto i podcast russi: per tenermi aggiornata, per mantenere una buona pronuncia. L’altro giorno ne avevo scelto uno dedicato alla storia. Quando si cammina, è bello avere una voce all’orecchio che ti passa delle informazioni. Seguivo distrattamente un professore che rispondeva agli ascoltatori, quando ecco arrivare una domanda che riguarda l’Italia: “È vero che la … Continua a leggere

La rivoluzione che non osa dire il proprio nome
1. Le parole sono importanti!

La rivoluzione che non osa dire il proprio nome

Ora che ne parla Roberto Saviano, è ufficiale: in Ucraina sta succedendo qualcosa. Il pubblico italiano meno attento ma comunque curioso delle malefatte che accadono nel mondo esterno, ora lo saprà. Non importa se il video che Saviano ha deciso di commentare ieri è stato girato una settimana prima. L’importante che si cerchi di uscire … Continua a leggere

Polizia da coprire, popolo da spogliare
2. Memorando

Polizia da coprire, popolo da spogliare

Chi ha seguito nei mesi scorsi l’andamento di Maydan senza entrare troppo nel merito, si starà chiedendo: come mai la pazienza è finita? Perché dopo tante settimane di disciplina all’improvviso sono apparse le catapulte, i Molotov e altri accessori da guerriglia? Che cosa ha riscaldato gli spiriti dopo tante settimane di protesta contenuta nei margini … Continua a leggere

Il sogno euro-ucraino IV: la notte del ventesimo giorno
2. Memorando

Il sogno euro-ucraino IV: la notte del ventesimo giorno

La notte del ventesimo giorno Di Marina Sorina. La notte del ventesimo giorno di proteste i reparti speciali hanno cercato di eseguire l’ordine di sgomberare la piazza e ripristinare il traffico sulla Khreschatik. I manifestanti che pernottavano in piazza hanno opposto resistenza. Ero a casa mia, a Verona, ma non riuscivo a dormire. Continuavo a … Continua a leggere