Ovvero volti e voci di un dialogo fra le culture Recensione di Mayela Barragán ( Chez Alì, Martina Fragale, Zerounoundici Edizioni, ISBN: 978-88-6307-481-9, prezzo 15 euro.) E’ una storia dai toni fortemente multietnici che seguendo l’ordito di un contesto preciso va innescando situazioni paradossali con l’intenzione di superare mondi paralleli e non comunicanti: così si … Continua a leggere
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Le finestre ad Est
Mi chiederai di sognare il passato, senza conoscerlo – il peso esagerato delle valigie sul cuore, lo starnuto maleodorante del treno prima della partenza decisa inaspettatamente, per sempre, alla presenza dell’unico lampione in tutta la stazione poco lucido di pensieri mi chiederai di sognare la vita di oggi poco chiara e senza risposte alla richiesta … Continua a leggere
Mandorle amare e parole indigeste
Per la rubrica “letture d’altrove” ospitiamo Elisabetta Libanore, arabista, calligrafa e insegnante di lingua italiana per stranieri, che partendo dalla lettura di “Mandorle amare” della scrittrice francese Laurence Cossé (Edizione E/O), ci porta ad indagare il significato di alcune parole e del loro uso nell’ ambito dell’insegnamento di italiano per stranieri. Con una vena polemica … Continua a leggere
Di Guergana Radeva, ovvero di una scrittura vagante senza tempo e senza spazio
Non solo fare l’amore esige dei preliminari, anche leggere un libro li impone. Prima di tuffarsi in un libro, come si tuffano certe cose nell’atto di far l’amore, bisogna goderselo con calma, da chiuso. Guardare la copertina, il titolo, i colori, le scritte, girarlo e rigirarlo, tastare la carta sulla quale è stato stampato, io … Continua a leggere
Ieri e oggi. Dietro il romanzo, l’afghanistan di Bashir Sakhawarz
Un contributo di Valentina Acava Mmaka e Bashir Sakhawarz La prima volta che ho incontrato Bashir Sakhawarz era il 2005, in occasione di un convegno svoltosi a Ferrara sulle Letterature Migranti. Nel contesto del Festival c’era la rappresentazione di una performance dal titolo And the city spoke, che vedeva protagonisti scrittori e artisti migranti e … Continua a leggere
Il primogenito
Il primogenito di “Letture D’altrove” si chiama Mircea Cărtărescu. Arriva dal paese di Dracula, di Emil Cioran, di Eugène Ionesco, di Mircea Eliade , arriva da Bucarest e di Bucarest scrive. Decidendo di raccontarvi “Abbacinante. L’ala sinistra” mi rendo conto che mi metto nella posizione di un predicatore che prima di iniziare la predica decide … Continua a leggere
Certificato di nascita
Avremmo potuto intitolare questa categoria semplicemente “Letture”. La lettura e la letteratura , superato l’ostacolo linguistico, sono espressioni di creatività e di passione universali. Allora perché giustapporre la parola “letture” a “Altrove”? “L’altrove “ come lo intendiamo noi non corrisponde ad una realtà geografica ne ad una norma legislativa bensì rappresenta uno stato sociale, un … Continua a leggere
Il ricordo d’infanzia: un libro da fare
una proposta di Giulio Mozzi dal suo blog Vibrisse. Ho voglia di fare un libro. La voglia di fare questo libro mi è venuta leggendo altri libri. Il titolo del libro da fare è: Il ricordo d’infanzia. Vorrei raccogliere cento, mille, duemila ricordi d’infanzia. Non necessariamente primi ricordi d’infanzia. Ricordi di quando avevamo non più … Continua a leggere
Dalle chiappe alle schiappe
Leggendo il bel pezzo di Milton Fernandez sui culi e sugli scrittori migranti, mi son chiesto della ragione profonda del perché gli scrittori migranti trovino fastidiosa tale etichetta. Perché sul fatto che la trovino fastidiosa credo non ci siano dubbi. Anche questa volta, Milton in pratica ribadisce il fatto di non voler essere chiamato scrittore … Continua a leggere
Della Poesia e dell’altro
Parlare oggi alla gente (ovviamente sono esclusi i presenti!) della Poesia, è come cercare di spiegare a un cieco i colori della natura. La differenza è che mentre il cieco ascolterà attentamente e si stupirà, cercando di capire e immaginare il verde degli alberi, di quei sempre più pochi rimasti in piedi, gli altri faranno … Continua a leggere
Recensione: Il Matto di piazza della libertà di Hassan Blasim
Di piazze, viali e vie battezzate “Della libertà”, “Della Liberazione” o “Dell’Indipendenza”, nel mondo arabo, ce ne stanno in ogni città più o meno grande. Sahat Attahrir, Maydan al hurriya, Sciarii al istiqlal… Tutte arredate di altari, sculture e grandi affreschi murali dedicati alla libertà… Ma in tutte queste città, di libertà, non ce n’è … Continua a leggere
Shock Politik
«Winston, come fa un uomo a esercitare il potere su un altro uomo?». Winston rifletté. «Facendolo soffrire» rispose. «Bravo, facendolo soffrire. Non è sufficiente che ci obbedisca. Se non soffre, come facciamo a essere certi che non obbedisca alla nostra volontà ma alla sua? Potere vuol dire infliggere dolore e umiliazione. Potere vuol dire ridurre … Continua a leggere
Letteratura migrante su Saturno
Di solito i giornali danno grande risalto agli immigrati, ma mai nelle pagine culturali. Qualche volta però è successo che qualche scrittore migrante ci sia finito. Magari non ce ne siamo accorti ma è successo. Per accorgersene bisognava andare a spulciare fra i trafiletti secondari, negli spazi angusti dove si confinano le “errata corrige”, più … Continua a leggere