I venerdì di Wiliam e Magdaléna. Poesie d’amore in portoghese, ceco e italiano Magdaléna Stárková tři palce pod posledním levým žebrem takový flek bolavý od tlukotu srdce jako po očkování Mluvil jsi o svatém Šebestiánovi a já myslela na tu malou blbku z Ávily bez mučednictví to nejde ale agónie chutná po okurkách tre pollici … Continua a leggere
Archivio mensile:aprile 2014
Intellettuali e qualunquisti
Domenica è uscito in pagina 25 de La Stampa di Torino un breve editoriale, nella rubrichetta “Pane al pane”, del noto giornalista e critico letterario Lorenzo Mondo, dal titolo “Immigrati e delinquenti”. Il pezzo in questione riprende un discorso vecchio come la questione migratoria: bisogna respingere perché “loro” sono troppi e “da noi” c’è poco … Continua a leggere
La ragazza ha la pelle d’oca
La ragazza ha la pelle d’oca tace il violino nella sua custodia il sole è alto da un pezzo quando con un paio di caffè intanto s’accorda la giornata il violinisa ha le gote lisce di chi è amato il sorriso benevolo di chi è grato suonare il violino non è questione di spartito è … Continua a leggere
Cresce una rosa
Udire lentamente una canzone Anche se si tratta di jazz Ballare lentamente Una samba brasiliana, Camminare lentamente Insieme alla vecchia foto tascabile Di un ricordo In bianco e nero, Immagine del tuo sguardo Che viene dalla notte, E sentire il respiro Fresco della primavera Sulle mie labbra Spente di baci, Qui una nuvola piange E … Continua a leggere
Chi non salta italiano è
Ogni tanto ascolto i podcast russi: per tenermi aggiornata, per mantenere una buona pronuncia. L’altro giorno ne avevo scelto uno dedicato alla storia. Quando si cammina, è bello avere una voce all’orecchio che ti passa delle informazioni. Seguivo distrattamente un professore che rispondeva agli ascoltatori, quando ecco arrivare una domanda che riguarda l’Italia: “È vero che la … Continua a leggere
Nuovi cittadini 9: Yakuba e Ismail
Yakuba e Ismail hanno ottenuto la protezione umanitaria. Hanno finalmente un documento che permetterà loro di circolare “liberamente”, di cercare un lavoro, una casa, di esistere sostanzialmente. Per tre anni avranno un pezzo di carta, nient’altro. Una volta ottenuto, usciranno dal centro che li accoglie e dovranno cavarsela da soli dopo essere stati per mesi … Continua a leggere
Una volta ero tutto…
Una volta ero tutto, ogni cosa del cortile, la ruggine dei pali per sbattere i tappeti, il gradino spaccato di cemento, l’odore acre della mangiatoia per i gatti, l’arroganza dell’acacia cresciuta a dismisura, ero l’aiola calpestata, il segnalibro trovato per terra, ero l’erba bruciata, la percussione dei vetri rotti, la delusione delle porte chiuse, la … Continua a leggere