Non auguro mai la morte a qualcuno. chiunque sia. Credo anche che il rispetto sia dovuto ai morti qualche siano stati i loro meriti e le loro colpe in vita. Ma detto questo. Se domani uno dei tanti boss della mafia muore in carcere o in latitanza, dobbiamo tutti andare a camminare dietro la bara … Continua a leggere
Archivi tag: “Letteratura migrante” – “Scrittori migranti”
Il pigiama. Ovvero, dell’odore di mia nonna
Mia nonna ogni tanto partiva dalla campagna e ci veniva a trovare a Casablanca. Aveva un buon odore mia nonna. Io non sono di quei nasi che basta che entrino in una cucina e sanno subito dirti cos’è che bolle in pentola. L’unico odore che saprei indovinare a colpo sicuro è quello del cavolo. Qualche … Continua a leggere
La migrazione clandestina nello specchio della letteratura, Laila Lalami e le sue “Speranze”
Più della morbosità dell’occhio fotografico, dell’invasività indagatrice delle telecamere, della freddezza dei numeri e delle statistiche, della rigidità delle legislazioni e del buonismo occasionale dei salotti televisivi, più e prima di tutto ciò a raccontare il dramma dell’immigrazione clandestina c’è la letteratura. Ad avvertire l’emorragia dei migranti, il trasformarsi del Mediterraneo in un cimitero di … Continua a leggere
Recensione: Lo sguardo ferito di Hassan e del suo paese.
La storia di Hassan e del suo paese, l’Algeria, si intrecciano fino a diventare un tutt’uno. Hassan cresce e vuole diventare adulto. Il paese si ribella contro il colonialismo. Entrambi vogliono diventare indipendenti. Ma dal profondo delle loro origini risalgono fantasmi fatti di ignoranza e di odi atavici che bloccano il loro slancio liberatorio. Questo … Continua a leggere
Scrittura migrante, lingua madre e letteratura di viaggio
Tutto ebbe inizio più di vent’anni fa con l’uscita di Io venditore di elefanti; scritto a quattro mani da Pap Khouma e il giornalista Oreste Pivetta. È la pietra fondante di questo genere letterario. Di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia da allora, e di scrittori migranti ne son spuntati diversi. Il più … Continua a leggere
Partenze ed Arrivi
Allungheremo i tentacoli di 12 millimetri, ma il sogno è una coperta corta che non arriva oltre la caviglia. Ci allontaneremo 365 centimetri dall’amnios, ma lo stagno ad ovest dell’anima guadagnerà profondità. Calmo, irrequieto, calmo, irrequieto… Ogni sasso è uno scarabocchio sulla superficie dell’acqua. Non vi curate della ruga numero 52 lasciatela viaggiare sulla geografia del volto, … Continua a leggere
Di Guergana Radeva, ovvero di una scrittura vagante senza tempo e senza spazio
Non solo fare l’amore esige dei preliminari, anche leggere un libro li impone. Prima di tuffarsi in un libro, come si tuffano certe cose nell’atto di far l’amore, bisogna goderselo con calma, da chiuso. Guardare la copertina, il titolo, i colori, le scritte, girarlo e rigirarlo, tastare la carta sulla quale è stato stampato, io … Continua a leggere
Anima russa
Che sia ubriaca o malata, l’anima russa non sente l’impurità della pioggia, non cambia direzione quando le strade sono più di due, non sente la neve schiaffeggiare la pelle – lo spietato sbiancante dei sogni proibiti. Soltanto il dindon[dare] delle campane fuori moda capace di sconquassare il corpo con la loro potenza e la parola … Continua a leggere
Nel paese dove vivo ora…
Nel paese dove vivo ora [cioè, dove vado a dormire e la mattina mi sveglio, e quando mi sveglio mi viene voglia di tornare a dormire] la bandiera è fatta di tre colori, la lingua ha una tavolozza tutta pasticciata, ma la piazza, chissà perché, ha un colore soltanto, il verde. [Quanto a me – … Continua a leggere
Biografia a rendere
Nome Cognome all’anagrafe risulta come un numero per l’Istat, nato in un Paese del Medio Oriente l’ultimo giorno d’autunno, cittadino italiano in attesa di diritti, professione medico, ingegnere, scritture, operaio, extracomunitario, titolo di studio laurea di primo livello in Scienze Geografiche conseguita presso l’università della vita, stato civile sposato e con famiglia, sport praticato la … Continua a leggere
Scrittori italiani (nati altrove)
L’ articolo Chiappe & Schiappe di Malih, in risposta al mio Scrittori migranti e scribacchini sedentari, apparso sul blog de Il Fatto Quotidiano, qualche giorno fa (e che ha sollevato un vespaio, a parer mio, degno di miglior causa), mi costringe a un’ulteriore replica e allo stesso tempo mi offre la possibilità di chiarire due … Continua a leggere
Dalle chiappe alle schiappe
Leggendo il bel pezzo di Milton Fernandez sui culi e sugli scrittori migranti, mi son chiesto della ragione profonda del perché gli scrittori migranti trovino fastidiosa tale etichetta. Perché sul fatto che la trovino fastidiosa credo non ci siano dubbi. Anche questa volta, Milton in pratica ribadisce il fatto di non voler essere chiamato scrittore … Continua a leggere
Letteratura migrante su Saturno
Di solito i giornali danno grande risalto agli immigrati, ma mai nelle pagine culturali. Qualche volta però è successo che qualche scrittore migrante ci sia finito. Magari non ce ne siamo accorti ma è successo. Per accorgersene bisognava andare a spulciare fra i trafiletti secondari, negli spazi angusti dove si confinano le “errata corrige”, più … Continua a leggere