Anima russa
4. Espressioni

Anima russa

Che sia ubriaca o malata, l’anima russa non sente l’impurità della pioggia, non cambia direzione quando le strade sono più di due, non sente la neve schiaffeggiare la pelle – lo spietato sbiancante dei sogni proibiti. Soltanto il dindon[dare] delle campane fuori moda capace di sconquassare il corpo con la loro potenza  e la parola … Continua a leggere

Rimbocchiamoci le maniche e sporchiamoci le mani, qui ed ora.
3. Specchio

Rimbocchiamoci le maniche e sporchiamoci le mani, qui ed ora.

 Intermezzo necessario “Pensavo di trovare in Italia uno spazio di vita, una ventata di civiltà, un’accoglienza che mi permettesse di vivere in pace e di coltivare il sogno di un domani senza barriere né pregiudizi. Invece sono deluso. Avere la pelle nera in questo paese è un limite alla convivenza civile. Il razzismo è anche … Continua a leggere

Sanatoria 2012: tra speranze e truffe
1. Le parole sono importanti!

Sanatoria 2012: tra speranze e truffe

Un contributo per la Stanza degli Ospiti di Louis Benjamin Ndong La sanatoria 2012 ha preso il via già da qualche giorno e proseguirà fino alla mezzanotte del 15 ottobre. Rappresenta un’opportunità per i datori di lavoro di far emergere i propri dipendenti stranieri da una realtà di illegalità, nel contempo offrirà ad alcuni immigrati … Continua a leggere

1. Le parole sono importanti!

ISLAMICAMENTE parlando…..

Un contributo per la Stanza degli Ospiti di Moulay Zidane El Amrani. “The Satanic Verses” di Salman Rushdie era un romanzo modesto del sottogenere “fantastico”, ma la “Fatwa” dell’Ayatollah Khomeini che decretò la condanna a morte dell’autore, nonché la spropositata indignazione popolare di certa opinione pubblica musulmana che ne seguirono, scaturirono un grande battage mediatico … Continua a leggere

Parte seconda: Kader Abdolah o la lingua come patria adottiva
5. Letture d'altrove

Parte seconda: Kader Abdolah o la lingua come patria adottiva

Dopo aver accompagnato Kateb Yassin nel suo viaggio di ritorno verso la lingua madre  e la terra natia. Riprendiamo la strada per seguire le tracce dell’iraniano Kader Abdolah verso quelle che dal 1988 sono diventate le sue patrie : l’Olanda e la lingua nederlandese. Tra Kateb Yassin e Kader Abdolah ci sono diversi trait-d’union e … Continua a leggere

REMEMBER SEPTEMBER… In un mondo NORMALE.
2. Memorando

REMEMBER SEPTEMBER… In un mondo NORMALE.

Un contributo per la Stanza degli Ospiti di Moulay Zidane El Amrani. Immaginate un mondo NORMALE, dove le coscienze e le conoscenze sono libere e in movimento e dove il “Grande Fratello” che gestisce la cosiddetta “Informazione globale” non debba più stabilire per noi quando dobbiamo indignarci e contro quale capro espiatorio di turno ce … Continua a leggere

Mamma le turche!… Fatto (o pregiudizio) Quotidiano?
1. Le parole sono importanti!

Mamma le turche!… Fatto (o pregiudizio) Quotidiano?

Un Contributo per la Stanza degli Ospiti di Murat Cinar Leggo spesso con piacere gli articoli pubblicati dal Fatto Quotidiano, che considero un giornale valido, fatto – con cura ed attenzione – da giornalisti e non da “imbrattacarte”. Domenica ho letto un articolo che, contrariamente alle aspettative, ha suscitato in me non poche perplessità, amplificate … Continua a leggere

Con il Congo nel cuore: la lunga marcia di John Mpaliza
2. Memorando

Con il Congo nel cuore: la lunga marcia di John Mpaliza

Dalla metà luglio, John Mpaliza, un attivista congolese che risiede in Italia, ha deciso di intraprendere un marcia della pace da Reggio Emilia. Dove abita.Ffino a Bruxelles. L’obiettivo di questa marcia è la sensibilizzazione sul dramma che vive il suo paese d’origine, la Repubblica Democratica del Congo, da ormai decenni. Ad ogni tappa John e … Continua a leggere

Destini paralleli:  La problematica della lingua fra Kateb Yassin e Kader Abdolah.
5. Letture d'altrove

Destini paralleli: La problematica della lingua fra Kateb Yassin e Kader Abdolah.

Parte Prima: Kateb Yassin: Dall’esilio alla scoperta dell’Io linguistico.     Accingendomi a scrivere questo pezzo, il titolo mi veniva  in mente quasi automaticamente, paradossalmente era in arabo, la mia lingua madre. Negli ultimi 14 anni l’arabo è stata la lingua che ho utilizzato meno, per pensare, per esprimermi e per scrivere. Trattando in questo … Continua a leggere