Sono colombe che chiacchierano a sproposito e le campane
che deliberano la fine delle prediche domenicali.
Male come va, mi sbatto addosso alla folla
diretta a consumare ‘l‘ultima cena’ del mezzogiorno,
verso il bar dietro l’angolo, sprecando l’aria con le allegrie
estirpate dalle abitudini. Prima, seduta nell’ultima riga,
non ho trovato nessuna mano da stringere. Il cero
mi ha fatto patire la sua ribellione prima di accendersi.
Non sapevo concludere il discorso del padre nostro,
cercando di dimenticare un ‘padre’. Il mio. Ma, male come va,
fuori dalla porta prendo in pieno gli escrementi
di una colomba che non poteva far di meglio
per ricordarmi volando via che ero diversa anche prima.
A.L.M.A.Blog 
Anche il titolo è un verso.