Già da tempo Oliver Stone si era avvicinato al “cinema politico”. E ora i riflettori sono puntati sulla sua ultima produzione: “Ucraina in fiamme”. Il regista americano ha infatti realizzato un documentario su quelli che, a suo avviso, sarebbero stati i fattori scatenanti del movimento dell’Euromaidan in Ucraina. Tra gli intervistati compaiono anche l’ex Presidente ucraino Viktor Yanukovich, il Presidente russo Vladimir Putin e l’ex ministro degli Interni ucraino Vitalij Zakharchenko.
La pellicola è stata caricata il 21 novembre su YouTube e lo stesso giorno l’emittente televisiva russa Ren Tv l’ha mandata in onda.
Due giorni prima della presentazione del film, però, è comparsa nel web una petizione dell’ucraino Andrej Nezvanyj che chiedeva di fermare la messa in circolazione della pellicola poiché in essa i “fatti erano stati falsificati” e il documentario avrebbe potuto “provocare proteste di massa in Ucraina”.