Report dall’Interregno nel giorno della sepoltura di Giulio Regeni
1. Le parole sono importanti!

Report dall’Interregno nel giorno della sepoltura di Giulio Regeni

Di Pina Piccolo Oggi, 12 febbraio è difficile non attribuire il grigiore atmosferico ad un’antropogenica tristezza per il fatto che il corpo martoriato di Giulio Regeni sarà sepolto, cioè diviso definitivamente dalla comunità dei vivi. E’ una separazione che fa male perché equivale anche ad ammettere la perdita di un giovane che aveva saputo tenere … Continua a leggere

Franco-Algerini???
1. Le parole sono importanti!

Franco-Algerini???

Di Bahia Hakiki Franco-algerini…Franco-algerini…. queste due parole risuonano nella mia mente come un tamburo da qualche giorno e qualche cosa non mi torna. Perché i giornalisti all’unanimità hanno deciso di chiamare questi criminali “Franco-algerini”? E’ la prima volta a mia conoscenza che i media usano questa definizione….. Come mai? Questi uomini non erano nati a … Continua a leggere

11 dicembre 1960 insurrezione popolare in Algeria
2. Memorando

11 dicembre 1960 insurrezione popolare in Algeria

Ti ricordi del film di Gillo Pontecorvo, La Battaglia di Algeri? Verso la fine, dopo che i paracadutisti hanno sconfitto l’organizzazione cittadina del FLN, dopo la morte di Ali La pointe e i suoi compagni… dopo anni di terrore militare e poliziesco, ecco che una mattina i quartieri popolari (detti quartieri arabi all’epoca) cominciano a … Continua a leggere

Fermiamo il massacro della popolazione di Trebbiano Serio
1. Le parole sono importanti!

Fermiamo il massacro della popolazione di Trebbiano Serio

Una piccola località della Lombardia, Trebbiano Serio (BG), è sotto le bombe da giorni. Molte case sono state rase al suolo. La popolazione è allo stremo. Molti i morti e i feriti. Gli ospedali stracolmi. Le operazioni sono rappresaglie per l’uccisione di una bambina bergamasca. “La responsabilità è delle autorità di Trebbiano”, dice il governo … Continua a leggere

Vite infrante sulle muraglie della fortezza Europa

Mediterraneo 2008: primo capo d’accusa

Di Pina Piccolo Mare Nostrum Che ricopri la terra Sia vituperato il nome tuo Non venga il tuo regno E non sia fatta la tua volontà. Muraglia acquitrinolenta Da portaerei e petroliere gravata Solcata da carrette inzavvorrate di esistenze illecite Non più di mendaci eroi Misterioso ammaliante freno. Nel tuo grembo vorticoso avviluppi Getachew, novantunesimo … Continua a leggere

Governo tombarolo
Vite infrante sulle muraglie della fortezza Europa

Governo tombarolo

­Di Pina Piccolo Cercavo un appellativo o una metafora che potesse calzare l’iniquo operato del governo delle larghe intese in tutto l’iter degli annegamenti al largo di Lampedusa dal 3 ottobre fino alla celebrazione farsa dei funerali di Stato in absentia dei corpi degli oltre 300 annegati da respingimento (ossia giovani per lo più provenienti … Continua a leggere

U stisso Sangue. Storie più a sud della Tunisia
Alma-vision/Vite infrante sulle muraglie della fortezza Europa

U stisso Sangue. Storie più a sud della Tunisia

U stisso Sangue. Storie più a sud della Tunisia. storie di immigrazione nella Sicilia sud-orientale. Il documentario ripercorre le tappe fondamentali che, in maniera diversa, affrontano i migranti che approdano sulle coste siciliane: il viaggio e lo sbarco, la prima accoglienza e il problema della casa, il lavoro e l’integrazione. Le storie si incrociano e … Continua a leggere

Immigrazione: differenza e disugualianza
1. Le parole sono importanti!

Immigrazione: differenza e disugualianza

Di Adel Jabbar* Ngugi Wa Thiong ‘o, scrittore keniota nel suo libro (“Spostare il centro del mondo. La lotta per le libertà culturali, Meltemi, Roma, 2000)ci descrive l’incontro tra culture, partendo dalla propria esperienza. In uno dei capitoli presenti nel volume racconta di come ha dovuto sostituire la lingua nativa, il Kikuyu, con l’inglese. Per … Continua a leggere

Recensione: Lo sguardo ferito di Hassan e del suo paese.
5. Letture d'altrove

Recensione: Lo sguardo ferito di Hassan e del suo paese.

La storia di Hassan e del suo paese, l’Algeria, si intrecciano fino a diventare un tutt’uno. Hassan cresce e vuole diventare adulto. Il paese si ribella contro il colonialismo. Entrambi vogliono diventare indipendenti.  Ma dal profondo delle loro origini risalgono fantasmi fatti di ignoranza e di odi atavici che bloccano il loro slancio liberatorio. Questo … Continua a leggere

Torino, sciopero della fame, perché non si può sempre stare a guardare
3. Specchio

Torino, sciopero della fame, perché non si può sempre stare a guardare

Rosario Citriniti, regista e documentarista e fondatore dell’associazione Invicta Palestina, si trova ne La Casa Umanista in via Martini 4 a Torino, in sciopero della fame come atto di solidarietà estrema verso i palestinesi detenuti nelle carceri israeliane, soprattutto per Samer Issawi, egli stesso in sciopero della fame da oltre duecento giorni e allo stremo … Continua a leggere

Mandorle amare e parole indigeste
5. Letture d'altrove

Mandorle amare e parole indigeste

Per la rubrica “letture d’altrove” ospitiamo Elisabetta Libanore, arabista, calligrafa e insegnante di lingua italiana per stranieri, che partendo dalla lettura di “Mandorle amare” della scrittrice francese Laurence Cossé (Edizione E/O), ci porta ad indagare il significato di alcune parole e del loro uso nell’ ambito dell’insegnamento di italiano per stranieri. Con una vena polemica … Continua a leggere

17 ottobre 1961, la mattanza degli algerini a Parigi
2. Memorando

17 ottobre 1961, la mattanza degli algerini a Parigi

L’altro ieri, François Hollande ha finalmente riconosciuto l’uccisione di centinaia di manifestanti algerini inermi a Parigi da parte della polizia francese, nel 1961. E’ la prima volta che un presidente della repubblica francese compie un passo simile verso il riconoscimento di uno degli innumerevoli crimini  commessi nella “Guerra d’Algeria”. In questa occasione vi ripropongo qui … Continua a leggere

Destini paralleli:  La problematica della lingua fra Kateb Yassin e Kader Abdolah.
5. Letture d'altrove

Destini paralleli: La problematica della lingua fra Kateb Yassin e Kader Abdolah.

Parte Prima: Kateb Yassin: Dall’esilio alla scoperta dell’Io linguistico.     Accingendomi a scrivere questo pezzo, il titolo mi veniva  in mente quasi automaticamente, paradossalmente era in arabo, la mia lingua madre. Negli ultimi 14 anni l’arabo è stata la lingua che ho utilizzato meno, per pensare, per esprimermi e per scrivere. Trattando in questo … Continua a leggere

“Mazalhum Gaadin!” Algeria, 50 anni di in-dipendenza.
1. Le parole sono importanti!

“Mazalhum Gaadin!” Algeria, 50 anni di in-dipendenza.

Ritorno nel paese che mi ha visto nascere, in mezzo ai preparativi per la commemorazione dei 50 anni di indipendenza. “Mazalna Waqfin!”, siamo sempre in piedi, gridano trionfali, ad ogni angolo di strada, i cartelloni della propaganda di stato. Ma il popolo sembra completamente impermeabile all’euforia del regime. I problemi sono tanti: disoccupazione, insicurezza, corruzione … Continua a leggere

L’Africa e la stampa italiana
2. Memorando

L’Africa e la stampa italiana

Post pubblicat dalla giornalista e ricercatrice Irene Panozzo sul suo blog Borderland, che ospitiamo volentieri su A.L.M.A. Siamo alle solite. “Africa, attacchi contro i cristiani”, “Africa, nuova offensiva contro i cristiani” e “Africa, bombe contro i cristiani” sono gli attuali titoli di apertura dei principali quotidiani italiani, come si vede dalle immagini. Onestamente mi sembrano vergognosi. … Continua a leggere