Mi chiederai di sognare il passato, senza conoscerlo – il peso esagerato delle valigie sul cuore, lo starnuto maleodorante del treno prima della partenza decisa inaspettatamente, per sempre, alla presenza dell’unico lampione in tutta la stazione poco lucido di pensieri mi chiederai di sognare la vita di oggi poco chiara e senza risposte alla richiesta … Continua a leggere
Archivio dell'autore: bondarenko61
“Lezione” di Religione
Mi capita spesso di sentire questa domanda (in questi giorni di più, visto che il Natale Ortodosso è alle porte): “Ma che differenza c’è fra chiesa Cattolica e quella Ortodossa?” Scherzando, mi viene da dire: “Nessuna.” Sono quasi convinta, almeno dal punto vista mio, magari perché il ‘Padre Nostro’ e l‘Ave Maria’ suonano diversamente, … Continua a leggere
‘Malattia cronica’
Un racconto di Natalia Bondarenko La prima presentazione del mio libro coincise con l’inaugurazione dello scaffale di lingue straniere nella biblioteca centrale. E anche con la rottura del quinto metatarso del mio piede destro. Perciò, mi presentai armata di stampelle e di una borsa con i libri appesa al collo. Di quella sera, patita di … Continua a leggere
Sono russa…
Sono russa e di questa verità posso fare a meno, ma, chi sa perché, non posso fare a meno del pane nero; come, non posso stare senza il tè preparato da mia madre o senza il grano saraceno con il burro nella teglia alta; senza la matrioska sempre sorridente dal ripiano della cucina e senza … Continua a leggere
La terra nera
Pensavo fosse soltanto il fango di una tonalità odiosa che si intrufolava nelle screpolature dei talloni o peggio ancora – sotto le unghie [gli aloni aureolati delle madonne nere, ormai dimenticate] fosse lo sporco, impregnato di trementina e buttato sulla tela, stanca di essere dipinta e ridipinta [mi faceva andare in paranoia, il colore della … Continua a leggere
Di dove sei?
(Dal romanzo “Odio ferragosto!”) Anno 1991 “Di dove sei?” “Da Minsk…” “?” Appena aprivo la bocca, il mio accento russo attirava attenzione. “Di dove sei?” “Sono da Minsk.” “Di Mosca?” “No, da Bielorussia.” “E dove si trova la Bielorussia?” Questo, in italiano, per me era ancora difficile da spiegare. Uscii dal negozio in fretta per … Continua a leggere
Anima russa
Che sia ubriaca o malata, l’anima russa non sente l’impurità della pioggia, non cambia direzione quando le strade sono più di due, non sente la neve schiaffeggiare la pelle – lo spietato sbiancante dei sogni proibiti. Soltanto il dindon[dare] delle campane fuori moda capace di sconquassare il corpo con la loro potenza e la parola … Continua a leggere
Nel paese dove vivo ora…
Nel paese dove vivo ora [cioè, dove vado a dormire e la mattina mi sveglio, e quando mi sveglio mi viene voglia di tornare a dormire] la bandiera è fatta di tre colori, la lingua ha una tavolozza tutta pasticciata, ma la piazza, chissà perché, ha un colore soltanto, il verde. [Quanto a me – … Continua a leggere
Mia madre diceva…
Mia madre diceva Chi non vede svegliarsi il giorno perde il giorno…. Da mesi mi sveglio all’alba: la piccola civetta mi saluta con un grido fuori orario; il gatto dei vicini corteggia, miagolando spudoratamente, il mio cagnolino mezzo addormentato; il sole nascondendosi per bene dietro il pruno ammuffito dopo piogge incessanti, stenta a scaldarmi; e … Continua a leggere
Bielorussia. La guerra dei peluche
Il 4 luglio di quest’anno è avvenuto un ‘bombardamento’ pacifico ma non innocente: orsetti con al collo messaggi anticensura lanciati su Ivenets, vicino Minsk, da un blogger, sfidano il presidente bielorusso Lukashenko. La fantasia, assieme alla satira, è l’unica arma contro i regimi. In Russia si lotta per non perdere le libertà raggiunte. In Bielorussia … Continua a leggere
Toc-toc, anima mia
Toc – toc, anima mia, ti sei mummificata col tempo; sei rigida, sei come il baccalà prima dell’ammollo; inutile bussare. Se non ti capita qualcuno che afferra il tuo corpo secco con tutto il suo scandaloso passato e non lo sbatte contro il muro della tua arroganza di piombo, tu resti lì. Nel buio. Toc … Continua a leggere
dal libro TERRA ALTRUI (Samuele Editore)
Una volta sapevo cantare. Il vecchio pope sempre arrabbiato, si è commosso mettendomi nella mano un suo fazzoletto bianco, benedetto. L’ho tenuto per anni e alla fine, un giorno l’ho perso. La chiesa diventò una discoteca e io smisi di cantare. Ma ho imparato a scappare. Più lontano da me stessa. Continua a leggere
Piazze
Rossa, Tienanmen, de la Concorde, della Signoria, dei Miracoli… Tutte le piazze sono diversamente simili: zuppe di grandi storie, delle storie soltanto o di storielle; formicai di venditori ambulanti di crocefissi, di immagini sacre sconsacrate e souvenir made in Cina; il via vai dei piedini, dei piedoni, dei tacchi a spillo e degli ombrelli appuntiti; … Continua a leggere
Terra di notte
La terra di notte, dall’alto di un aereo decollato per solo andata, era inaspettatamente piccola luccicava di lacrime, la ragnatela luminosa: incroci annodati delle vie e dei vicoli senza uscita e senza speranza; occhi colorati delle finestre senza tapparelle, sempre tristemente vigili, sempre falsamente vivi [da giovane, scappavo di notte, di soppiatto, per osservare la … Continua a leggere
‘Toto’
Ieri, alle sei e otto minuti è morto ‘Totò’, così si chiamava scherzosamente mio suocero. Certo, potreste dire voi, una cosa che capita. Accendereste la sigaretta, chiedereste gentilmente se voglio prendere assieme un caffè e parlereste della vita. Della vita in generale, proiettandovi sulla vostra, su quella di altri, su vostro suocero che era una … Continua a leggere
Dolore latino
Risucchiare lo spaghetto più lungo del mio pensiero sulla mia casa, [postdatato], non mi fa sentire italiana neanche il caffè che finalmente ho imparato a fare non mi dà molta soddisfazione ma, bere il vino fino a non ubriacarsi, [perché l’anima non riesce a trovare un angolo per rifugiarsi] mi fa sentire lo stesso dolore … Continua a leggere
Pigna
Sto in questo mondo come una pigna attaccata ad un ramo: gravida di saggezza, spigolosa di rimorsi, scossa da venti periodici; come periodici sono i casi della certezza di aver sbagliato albero, di essermi indurita prima del tempo, di aver nutrito l’avido uccello che non aspettava altro che vedermi precipitare. 19.03.2012 dal libro ‘Terra altrui’ … Continua a leggere
Confidenza di una donna di pulizie
E pensare che io, all’inizio, non ti notavo neanche. Sapevo che eri uno scrittore abbastanza conosciuto in questa zona e cercavi di fare i primi passi nella piccola editoria. Per me, però, eri soltanto un datore di lavoro. Per di più, di un lavoro occasionale. Dovevo, soltanto, venire ogni tanto nel tuo ufficio che si … Continua a leggere
Vorrei
Vorrei continuare ad essere una profuga, una esiliata della tua testa, del tuo prevedimento, del tuo calcolo o quello che mi resta degli avanzi della tua esistenza, e, pazienza. Vorrei continuare ad essere ricercata nel mattino del giorno di domani, con i piccoli addii bugiardognoli e con le mani che spalpacciano senza mai fermarsi per … Continua a leggere
L’amore del giglio
Dal sito: http://lnx.whipart.it/letteratura/7309/poesia-amore-giglio-colecchia.html WHIPART – associazione Onlus La giovane casa editrice friulana Samuele ha recentemente pubblicato nella collana “Scilla” una raccolta di liriche di alcuni autori contemporanei dedicate alla mamma: Alejandra Craules Bretòn, Natasha Bondarenko, Nabil Mada, Patrick Williamson, Domenico Cipriano. L’antologia dal titolo L’amore del giglio si avvale di una appropriata e approfondita prefazione … Continua a leggere